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sabato 16 marzo 2013

Frodi Assicurative Auto: le compagnie non stanno a guardare

Frodi Assicurative e le compagnie assicurative come si comportano?

Ai sensi dell’articolo 640 del codice penale, la truffa ai danni delle assicurazioni rientra fra quei reati punibili con il carcere da 6 mesi a 3 anni e con multe variabili fra i 51 e i 1.032 €.
Nel caso di truffe e raggiri con aggravanti la pena di reclusione può arrivare fino a 5 anni con multe variabili fra i 309 e i 1.549 €. A tal proposito, soprattutto in tempi di crisi, le frodi assicurative auto sono sempre in agguato e fra coloro che spesso ci rimettono abbiamo gli automobilisti onesti che rispettano il codice della strada che sono obbligate a pagare polizze sempre più salate.

Ma chi sono i soggetti protagonisti delle frodi in materia di assicurazioni? Fare un identikit preciso sarebbe troppo generalista, tuttavia il più delle volte le organizzazioni criminali la fanno da padrone. In Italia, il fenomeno è in costante crescita dal 2010, come ci dimostrano i dati ISVAP (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e d’interesse collettivo): tre anni or sono i danni sfioravano i 26,5 milioni di euro. Per la cronaca, molte volte è impossibile sventare queste truffe perché le prove si dimostrano insufficienti.

Rispetto a tre anni fa però, oltre alle organizzazioni criminali, anche cittadini privati hanno iniziato ad aggirare le compagnie assicurative e a volte riescono anche a farla franca. Le compagnie assicurative però hanno iniziato a reagire già da qualche anno, come dimostra Tua, compagnia assicurativa appartenente al gruppo Cattolica, che ha cominciato a denunciare nelle sedi opportune i casi più sospetti.

Un aggiunta, tre anni fa fu proprio Tua a dare il là ad una campagna di comunicazione sociale contro le frodi in ambito assicurativo, attraverso la stesura del documento “La Truffa fa male anche a chi non la fa!”. Obiettivo? Quello di spiegare agli automobilisti assicurati e rispettosi delle regole che l’aumento dei costi sulla polizza rc auto è dovuto anche alle frodi assicurative, all’aumento di richieste per danni che non possono essere accertate dagli esami medici. Gli ultimi casi di truffe assicurative (il caso delle Lloyd’s SA false) ci dicono che c’è ancora molto da lavorare per risolvere il problema.

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